GENESI 2.0
DIALOGHI TRA ARTE E A.I.
La Creazione ricreata da due menti, una umana e una artificiale
Genesi 2.0: Dialoghi tra Arte e Intelligenza Artificiale è un progetto che esplora i sette giorni della Creazione attraverso lo sguardo di due menti: quella umana e quella artificiale.
Il risultato è un dialogo tra l `imperfezione dell artista e strutture impossibili del codice informatico: un linguaggio visivo di caos, ordine e spiritualità.
Questo concept unico unisce arte e tecnologia mostrando come uomo e macchina possano insieme reinterpretare il mistero delle origini del creato.
IL PROGETTO
L’artista interpreta visivamente ogni giorno con un quadro in arte informale in bianco e nero mentre l’A.I. ne genera due versioni parallele.
Nascono così trittici legati uno all `altro che mettono a confronto l’istinto umano con la logica della macchina su uno dei temi più antichi e misteriosi della storia dell umanita`.
IL CUORE DELL’OPERA
- Uomo: gesto, materia, imperfezione.
- A.I. visioni impossibili, strutture oltre l’immaginazione umana.
- Dialogo: due intelligenze si confrontano, non per sfidarsi, ma per amplificare il senso della Creazione.
ESTETICA
- Bianco e nero assoluti.
- Contrasti netti.
- Energie primordiali.
- Un linguaggio visivo che parla di caos, ordine e spiritualità.
PERCHÉ ?
- Concept : arte e A.I. in dialogo su un testo sacro universale. Ripensare la creazione come un avvenimento divino oltre che scientifico.
- Alto impatto visivo e mediatico che puo` adattarsi anche a mostre, editoria, oppure eventi multimediali.
- Format scalabile: dalla galleria fisica al digitale, fino al collezionismo NFT.
OBIETTIVO
Mostrare come l’Uomo e la Macchina, insieme, possano reinterpretare il Mistero delle Origini.
Tecnica Pittorica
- Palette ridotta e intensa – prevalenza di bianco, nero e grigi con occasionali tocchi di colore (a volte oro, blu, rosso) usati come accenti simbolici.
- Gestualità libera e dinamica – ampie pennellate, segni rapidi e fluidi che danno un senso di movimento e di energia, alternati a momenti di “silenzio” sulla tela.
- Uso della materia – stratificazioni di pittura, spessori irregolari, talvolta graffi, spatolate o colature che creano texture forti e quasi tattili.
- Segni archetipici – forme che ricordano simboli primordiali (cerchi incompleti, linee spezzate, tracce calligrafiche, allusioni a scritture antiche).
- Contrasti forti – luce/ombra, pieni/vuoti, caotico/ordinato; la tela diventa un campo di tensione tra opposti.
- Composizione organica – equilibrio non rigido: le opere sembrano “nascere” e “espandersi” piuttosto che essere progettate in modo geometrico.
- Atmosfera spirituale/esoterica – sensazione di “qualcosa che aleggia” oltre la forma, con segni che evocano il mistico e il cosmico.