project statement

ASCOLTA IL SILENZIO

 

 

Le opere di questa collezione sono dei progetti speciali che nascono da uno spazio fragile e invisibile: il silenzio.
Non un vuoto da temere, ma un grembo che custodisce voci antiche, rivelazioni sottili, vibrazioni che non hanno bisogno di suono per esistere.


È nel silenzio che la coscienza si desta, che i pensieri si rivelano nella loro nudità, che l’anima si specchia senza difese.

Ogni quadro è un istante sospeso, un passaggio di soglia.


Sono attimi in cui la vita ci sorprende con la sua chiarezza tagliente o ci avvolge nel mistero oscuro delle sue ferite.
In quei momenti, ascoltare il silenzio significa scegliere: lasciarsi guidare dalla luce, con il suo invito alla pace e alla quiete, oppure abbandonarsi all’ombra, dove il dolore si fa labirinto e disperazione.

 

Il silenzio non inganna.


Esso ci mostra le strade, ci offre le possibilità, ci costringe ad abitare il presente.
È un compagno severo ma leale: quando ci fermiamo a percepirlo, possiamo sentire il respiro nascosto del mondo, la memoria dei nostri passi, il confine sottile tra il bene e il male.

“Ascolta il silenzio” è dunque un viaggio interiore tradotto in immagini: tele che custodiscono riflessi, segni, tracce di poesia e letteratura.


Ogni opera è un varco, un invito ad attraversare le profondità invisibili e a scoprire ciò che resta quando le parole si fermano.

In questo spazio muto e vibrante, l’arte diventa rivelazione: ci ricorda che la libertà più autentica nasce nel momento in cui sappiamo fermarci, chiudere gli occhi, e lasciarci illuminare da ciò che il silenzio ha da dire.

 

Figura Mentis  -  Quadro acrilico 40 cm x 50 cm

Liberamente ispirato al sigillo Figura Mentis concepito da Giordano Bruno, filosofo del Rinascimento, spirito inquieto e visionario che osò oltrepassare i confini del pensiero dominante. In questo segno, che egli definì come Mente, è racchiusa l’immagine della mente divina nel suo eterno processo di trasformazione: un’energia che evolve, si rinnova e si apre all’infinito.

Allo stesso modo, Ascolta il silenzio si nutre di questa tensione verso la conoscenza e la verità interiore. Come il sigillo bruniano invita a contemplare la potenza creativa della mente, così le opere della collezione diventano varchi di coscienza: luoghi in cui l’anima si confronta con la luce e con l’ombra, con la possibilità della pace o con la vertigine delle tenebre.

Il silenzio, in questo dialogo, non è assenza ma origine: spazio fertile in cui si rivelano le intuizioni più profonde, proprio come Bruno trovava nei suoi segni la traccia di un pensiero universale. Ogni tela diventa così un sigillo contemporaneo, un invito ad ascoltare ciò che nasce dentro, a scoprire che l’evoluzione della mente e dello spirito non ha confini.

 

 

Ultima notte di Cristo  quadro acrilico 40cm x 50 cm

L`oscurita` non e` assenza di luce

E` qualcosa di piu` incontrollabile e sinistro

non e` un luogo ma una voragine

Ci siamo stati tutti 

almeno una volta

piu` di una volta

E sebbene non potessimo vederTi ne` sentirTi 

Tu eri la`

In attesa

Perche` l oscurita` non e` buia per Te

almeno non sempre.

Hai pianto.

Ma non per il dolore degli altri

ma perche` saresti dovuto andare via.

 

Noi non riuscivamo a comprenderlo

o non volevamo farlo

o entrambe le cose.

 

L`imminente oscurita` era troppo profonda per noi da afferrare.

Ma lo era anche la luce.

L`una doveva procedere l`altra

E` sempre stato cosi fin dall`inizio.

Le lacrime scesero dai Tuoi occhi e poi dai nostri

prima che ogni luce si spegnesse.

Il Tempo stesso voleva morire con Te

Ci avevi detto sarebbe stato cosi`

non con le tue parole

ma con la tua stessa vita

Un uomo pieno di dolori che conosce la sofferenza

Noi non volevamo vedere

abbiamo distolto lo sguardo

cosi` abbiamo soddisfatto la Tua vera essenza:

Colui davanti al quale chiunque nasconde la faccia

Paolo e Francesca - quadro acrilico diametro 50 cm

Paolo Malatesta e Francesca da Rimini sono due figure di amanti entrate a far parte dell'immaginario popolare sentimentale, pur appartenendo anche alla storia e alla letteratura.

A loro è dedicata buona parte del V canto dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Nella Commedia, i due giovani raffigurano le principali anime condannate alla pena dell'inferno dantesco nel II cerchio  dei lussuriosi.

 

Due anime condannate a causa del loro amore.

La luce spende nelle tenebre  - quadro acrilico 65cm x 80 cm

VANGELO DI GIOVANNI 1:5

In principio era il Verbo, e la Parola era presso Dio e la Parola era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

C'era vita in lui e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta

E luce fu` quadro acrilico 40 cm x 65 cm 

BIBBIA    GENESI 1-5

In principio Dio creò il cielo e la terra.  

Ora la terra era informe e deserta, le tenebre ricoprivano l'abisso

e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Dio disse: “Sia la luce!” E luce fu`

Dio vide che la luce era buona e separò la luce dalle tenebre

Il telo quadro acrilico 50cm x 70cm 

Sono stato preso con forza dallo scaffale, chi mi portava correva.

Fui srotolato con mani tremanti.

All'improvviso mi fu posto addosso un corpo, il corpo di un uomo.

Poi sono stato ripiegato su di lui.

È stato un momento straziante. Io, un pezzo di stoffa leggero e delicato, mi sono ritrovato attaccato a un corpo sporco mentre il sangue filtrava nel mio tessuto.

Sentivo le ossa spingermi contro, sentivo le lacerazioni e le ferite diventare mie.

Ero come quel corpo: torturato.

È stata una notte terribile.

All'improvviso ho sentito un calore fortissimo, una luce mi ha inondato per un attimo tutto era bianco, leggero, e i segni e le ferite subite sono diventati parte di me.

Fu un momento, poi buio, di nuovo.

Mi sono sentito appoggiato alla pietra dove, fino a un attimo prima, avvolgevo quel corpo.

Ma quel corpo non c’era più. La pietra che sigillava la tomba si mosse, l'ho vista muoversi,

e la luce entrò.

Ascolta il Silenzio quadro acrilico 40cm x 60 cm

"Ascolta il Silenzio"

 

Le mie parole sono  faville

esplose da un tizzo che arde

mani protese

nell ultimo spasmo di luce

Le mie parole sono scheletri

d` ali sepolte in cieli di quarzo.

 

Ascolta il silenzio

ora che il brulichio si e` fatto carne

della tua carne espansa nel sussurro

esalato nell`aria che brivida

non v`e` piu` l`eco  della tua voce 

frinente e gracidante 

che ha smarrito il suono

della domanda

e attonita risillaba il silenzio

 

ASCOLTA IL SILENZIO

Gianni Mazzetti

Arcangelo Gabriel 24cm x 32 cm    גַּבְרִיאֵל הַמַּלְאָךְ     Traslitterato: Gavri'el haMal'akh

 

  • גַּבְרִיאֵל (Gavri'el) = “Dio è la mia forza” o “Forza di Dio”.

  • הַמַּלְאָךְ (haMal'akh) = “l’angelo” o “il messaggero”.

Quindi גַּבְרִיאֵל הַמַּלְאָךְ significa letteralmente “Gabriele l’angelo” o “l’angelo Gabriele”, che in contesto religioso corrisponde appunto all’Arcangelo Gabriele.

Nell’Ebraismo

  • Il nome גַּבְרִיאֵל (Gavri’el) significa “Forza di Dio” o “Dio è la mia forza”.

  • Gabriele è menzionato nel Libro di Daniele (capitoli 8–9), dove appare come un messaggero di Dio che spiega le visioni profetiche a Daniele.

  • È considerato uno dei sette arcangeli e rappresenta la potenza e la giustizia divina.


Nel Cristianesimo

  • L’Arcangelo Gabriele è conosciuto soprattutto per l’Annunciazione: è lui che appare alla Vergine Maria per annunciarle che concepirà Gesù Cristo per opera dello Spirito Santo (Luca 1,26-38).

  • È anche colui che annuncia a Zaccaria la nascita di Giovanni Battista (Luca 1,11-20).

  • Per questo motivo, Gabriele è considerato messaggero delle buone notizie e angelo della rivelazione.

  • La Chiesa cattolica lo venera come arcangelo insieme a Michele e Raffaele.

  • La sua festa liturgica è il 29 settembre, insieme agli altri due arcangeli.


Nell’Islam

  • È conosciuto come جبريل (Jibrīl).

  • È l’angelo che ha rivelato il Corano al profeta Maometto (Muhammad) nel corso di 23 anni.

  • Anche qui è il messaggero di Dio per eccellenza, che trasmette la parola divina ai profeti.

  • È una figura di altissimo rango, al servizio diretto di Allah.

Il mare degli antichi Dei   quadro acrilico 50cm x 60 cm

Il quadro ‘Mare degli Antichi Dei’ appare come un sogno sospeso tra cielo e acqua. L’argento si rifrange sulle onde lievi, mentre il bianco puro domina la scena con una luminosità ovattata. L’orizzonte è impercettibile: il mare si fonde col cielo, senza linea reale che li separi.

In trasparenza, grigi delicati suggeriscono colonne sommerse, imbarcazioni mitiche, creature dimenticate.

L’effetto è quello di un regno sommerso che si manifesta solo al variare della luce: sembra che gli dèi del mare scrutino attraverso lo specchio dell’argento, ma restino eternamente invisibili.

Salmo 19   quadro acrilico 20 cm x 40 cm

Il salmo si divide in due parti principali:

  1. Versetti 1–6:
    La creazione stessa proclama la gloria di Dio. Il sole e il firmamento sono simboli del potere e della presenza divina, una “predicazione silenziosa” che parla a tutti i popoli.

  2. Versetti 7–14:
    Celebra la Legge di Dio (Torah), descritta come perfetta, luminosa e fonte di vita.
    Il salmista chiede purezza interiore e protezione dal peccato, concludendo con un atto di umiltà e fede.

Porta del paradiso  50 cm x 70 cm

Significato spirituale e biblico

 

Nell’immaginario religioso, la Porta del Paradiso rappresenta l’ingresso alla vita eterna, il passaggio dal mondo terreno alla presenza di Dio.

Simboleggia la salvezza, la purezza e la comunione con il divino.

Nel cristianesimo, Gesù dice in Giovanni 10,9:

“Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato.”
Qui, Cristo stesso è la Porta del Paradiso, perché attraverso di Lui si accede al Regno dei Cieli.

Nella tradizione ebraica, si parla della Sha’ar HaShamayim (שַׁעַר הַשָּׁמַיִם) — letteralmente “porta dei cieli”, un’immagine usata per descrivere il punto d’incontro tra terra e divino (Genesi 28:17, visione di Giacobbe).

Amor che move il sole e le altre stelle  quadro acrilico 50cm x 70 cm

“L’amor che move il sole e l’altre stelle” è l’ultimo verso della Divina Commedia di Dante Alighieri, precisamente del Paradiso, canto XXXIII, verso 145 — l’ultimo verso dell’intera opera.

Il verso nel contesto

È il culmine della visione di Dio che Dante ha al termine del suo viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Dopo aver visto l’ordine perfetto dell’universo e aver intuito il mistero della Trinità, Dante comprende che alla base di tutto ciò che esiste c’è l’Amore divino.

 

 

“Ma già volgeva il mio disio e ’l velle,
sì come rota ch’igualmente è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle.”

(Paradiso, XXXIII, 143–145)